ADSL
«Niente Adsl via i contratti con Telecom»
ODERZO. «Il sindaco non si impegna a sufficienza affinché anche Piavon abbia internet veloce», l’affermazione è del consigliere comunale della Lega Nord Michele Sarri. «Il sindaco ha detto che le...
«Il sindaco non si impegna a sufficienza affinché anche Piavon abbia internet veloce», l’affermazione è del consigliere comunale della Lega Nord Michele Sarri. «Il sindaco ha detto che le opere fette per la posa dei cavi sotterranei per l’adsl sono un lavoro di squadra. Ebbene, se è un lavoro di squadra qualcuno non sta lavorando». Sarri chiama in causa il sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera perché i lavori per la posa dei cavi sono finiti, ma non sono stati fatti gli allacciamenti ad internet veloce. A Piavon erano state raccolte centinaia di firme fra privati e fra le aziende, per avere l’adsl. «Il sindaco afferma che gli enti interverranno con gli allacciamenti solo se ne avranno la convenienza,anzi dice che servirebbero delle firme di pre-impegno per convincere Telecom o altri gestori a fare gli allacciamenti. Mi sembra incredibile», prosegue Sarri, «Il sindaco ha parlato con Telecom? Come mai a Chiarano c’è stato un incontro con la popolazione e Telecom non ha posto nessun problema? Forse a Chiarano, e anche a Meduna, dietro ai cittadini c’era qualcuno che ha dato una spinta in più. Il nostro sindaco ha il coraggio di imporsi nei confronti dei gestori? Se Telecom non fa gli allacciamenti perché dice di non averne un ritorno economico, il sindaco inviti i cittadini di Oderzo a disdire in massa l’abbonamento: alzi la cornetta, chiami e pretenda. Mi impegno io a raccogliere a Oderzo centinaia di firme per disdire in massa i contratti Telecom: naturalmente se fosse vero quello che il sindaco afferma. È ora che qualcuno intervenga», aggiunge Sarri. A Piavon cominciano a mostrare segni di insofferenza. «Il sindaco ha l’opportunità di difendere i suoi cittadini: agisca», conclude Sarri.
da “Il Gazzettino” di mercoledì 30 novembre 2011
«Niente Adsl via i contratti con Telecom»
ODERZO. «Il sindaco non si impegna a sufficienza affinché anche Piavon abbia internet veloce», l’affermazione è del consigliere comunale della Lega Nord Michele Sarri. «Il sindaco ha detto che le...
«Il sindaco non si impegna a sufficienza affinché anche Piavon abbia internet veloce», l’affermazione è del consigliere comunale della Lega Nord Michele Sarri. «Il sindaco ha detto che le opere fette per la posa dei cavi sotterranei per l’adsl sono un lavoro di squadra. Ebbene, se è un lavoro di squadra qualcuno non sta lavorando». Sarri chiama in causa il sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera perché i lavori per la posa dei cavi sono finiti, ma non sono stati fatti gli allacciamenti ad internet veloce. A Piavon erano state raccolte centinaia di firme fra privati e fra le aziende, per avere l’adsl. «Il sindaco afferma che gli enti interverranno con gli allacciamenti solo se ne avranno la convenienza,anzi dice che servirebbero delle firme di pre-impegno per convincere Telecom o altri gestori a fare gli allacciamenti. Mi sembra incredibile», prosegue Sarri, «Il sindaco ha parlato con Telecom? Come mai a Chiarano c’è stato un incontro con la popolazione e Telecom non ha posto nessun problema? Forse a Chiarano, e anche a Meduna, dietro ai cittadini c’era qualcuno che ha dato una spinta in più. Il nostro sindaco ha il coraggio di imporsi nei confronti dei gestori? Se Telecom non fa gli allacciamenti perché dice di non averne un ritorno economico, il sindaco inviti i cittadini di Oderzo a disdire in massa l’abbonamento: alzi la cornetta, chiami e pretenda. Mi impegno io a raccogliere a Oderzo centinaia di firme per disdire in massa i contratti Telecom: naturalmente se fosse vero quello che il sindaco afferma. È ora che qualcuno intervenga», aggiunge Sarri. A Piavon cominciano a mostrare segni di insofferenza. «Il sindaco ha l’opportunità di difendere i suoi cittadini: agisca», conclude Sarri.
da “Il Gazzettino” di mercoledì 30 novembre 2011
URBANISTICA
Piano Casa restrittivo Il Carroccio accusa: «Ci vuole più coraggio»
ODERZO – (an.fr.) È passato in consiglio comunale il Piano Casa. Senza troppe variazioni rispetto a quanto già prevedeva il provvedimento approvato alcuni anni fa. In sostanza non sono state «allargate le maglie». «Tranne che per alcuni casi specifici – spiega il sindaco Pietro Dalla Libera -. Ad esempio per quelle persone che fanno richiesta per motivi di famiglia (i genitori che concedono al figlio di costruire una casa accanto alla loro) o per alcuni edifici rurali. Il Piano Casa non viene applicato in centro storico perché manca lo specifico Piano degli Interventi. Che è uno degli strumenti urbanistici da adottare prima possibile. Abbiamo preferito non ampliare le percentuali del Piano Casa per non lasciarci sfuggire il controllo del territorio. Nel nostro Comune ci sono già diversi strumenti operativi: il Pat, il piano degli interventi, gli accordi pubblico/privati. Le possibilità per chi vuole costruire nel nostro Comune sono già molte». «Ci voleva coraggio per il Piano Casa – ribatte Michela Durante, capogruppo della Lega Nord (in foto)- I se e i ma addotti dalla amministrazione non trovano giustificazione di fronte a una crisi del settore edilizio di questa gravità. La natura degli interventi era prevalentemente di tipo puntuale (ampliamento di contenute dimensioni – 20% rispetto alla volumetria esistente ) e comunque da sottoporre al vaglio di alcuni requisiti già previsti dalla legge, quali la riqualificazione e altri che le amministrazioni avevano facoltà di introdurre a garanzia della tutela del territorio, con quella di sostegno all’economia secondo lo spirito della legge. Negare l’estensione del Piano Casa oltre la prima abitazione già imposta dalla norma significa non avere acquisito consapevolezza della gravità della crisi del settore e dei riflessi economici che questa comporta per tutta la società. Significa un distacco dalla realtà socio-economica che è cosa grave per una amministrazione».
da “La Tribuna” di domenica 13 novembre 2011
Patto stabilità: sindaco e Lega ai ferri corti
Il Carroccio accusa: «Documenti in ritardo, soldi persi». Dalla Libera. «Imprecisione della Regione»
Sindaco e Lega Nord ai ferri corti. Le polemica già esplosa fra il sindaco Pietro Dalla Libera sulla sicurezza, ora conosce un nuovo capitolo sulla questione del patto di stabilità. «Il sindaco ha fatto perdere soldi al Comune di Oderzo per aver presentato in ritardo una documentazione – incalza Michela Durante, Lega Nord». «Polemiche pretestuose di una Lega che non ha altri argomenti», puntualizza il sindaco. «La legge statale di stabilità 2011 prevede che le Regioni possano intervenire al fine di rivedere il patto di stabilità interno per gli enti locali – afferma la Lega di Oderzo – esso consente alle Regioni di riconoscere maggiori spazi di spesa in termini di pagamenti in conto capitale. L’articolo 1 di tale legge prevedeva che gli enti locali dovessero attivarsi, comunicando alla Regione, all’Anci, entro il 15 settembre l’entità dei pagamenti che potevano effettuare nel corso dell’anno. Il sindaco non ha presentato domanda in tempo, forse per la solita mancanza di progettualità e di idee, perdendo l’occasione di realizzare opere visto che nelle casse c’era la disponibilità di fondi, riteniamo che questa sia molto grave perché opere da realizzare ce ne sono tante. Basta criticare la Lega che il sindaco si concentri sulla città», conclude la Lega Nord. «Polemica sterile e fuori luogo – replica il sindaco – non abbiamo perso nulla. La Regione non finanzia nulla, soltanto dava la possibilità di superare la soglia fissata dal patto di stabilità per opere in conto capitale. Il comune di Oderzo ha presentato domanda, ma non entro il 15 perché la Regione non aveva dato i criteri, che sono stati pubblicati in ottobre. La Regione è stata talmente poco precisa che un centinaio di Comuni, moltissimi quelli a guida leghista, hanno fatto esattamente come Oderzo: su 280 comuni solo 70 hanno presentato la documentazione entro il 15 settembre. Oderzo non ha perso proprio nulla.L’imprecisione è stata della Regione, anche se ora non ci sono neppure più i termini per inoltrare ricorsi, visto che si tratta dell’anno 2011. La Lega sa fare soltanto sterili e inutili polemiche», conclude Dalla Libera. (g.p.)
da “Il Gazzettino” del 9 novembre 2011
La Lega Nord: «Sicurezza, persi i soldi dalla Regione»
ODERZO – (an.fr.) Non si può sempre incolpare di tutto il patto di stabilità. A dirlo è Michele Sarri, consigliere della Lega, commentando quanto detto dal sindaco Pietro Dalla Libera in tema di sicurezza. Per la precisione, a causa di un fraintendimento, è stato scritto patto di stabilità. In realtà, spiega Dalla Libera, “i Comuni non possono spendere per il personale più della cifra spesa l’anno prima. Tecnicamente sono due cose diverse, ma alla fine dei conti la sostanza non cambia: non si può spendere”. «La Regione infatti – spiega Sarri – sapendo che il patto di stabilità è una vera morsa per le amministrazioni locali, essendone anch’essa assoggettata, ha pensato bene di aprire un bando – chiamato Patto Verticale – che consentiva ai Comuni che vi aderivano di alleggerire la morsa attraverso il trasferimento di risorse regionali spendibili immediatamente sul territorio: denaro fresco non soggetto al Patto che i Comuni potevano spendere per rispondere alle esigenze dei cittadini. Il bando è scaduto lo scorso 15 settembre e Oderzo non ha partecipato. Perchè? Credo quindi che il sindaco non possa sempre lamentarsi e quando gli si presenta l’opportunità di passare dalle parole ai fatti, nemmeno se ne accorge – conclude Sarri – Che giustificazione porterà adesso per questo scivolone?»
da “Il Gazzettino” dell’ 08 novembre 2011
Il Consiglio Tributario si dimette: tutto da rifare
ODERZO – (an.fr.) Consiglio Tributario: sono arrivate in municipio le dimissioni ufficiali dei suoi componenti. La questione dunque è azzerata, al prossimo consiglio comunale si ripartirà daccapo, con le nuove nomine, stavolta da parte dei consiglieri comunali. A comunicarlo è lo stesso sindaco Pietro Dalla Libera. «In questi giorni – spiega – ho ricevuto le dimissioni di tutti i componenti del Consiglio Tributario che, sulla base del regolamento approvato a febbraio, avevo provveduto a nominare. Alcune, fra queste persone, mi hanno ribadito la loro disponibilità a operare per il nuovo Consiglio Tributario. Deciderà, è logico, il consiglio comunale». Erano stati gli stessi membri di quest’organismo a manifestare alsindaco il loro disagio per le polemiche e i veleni sparsi dopo la loro nomina. In aggiunta il consigliere Marcello Ferri, capogruppo del Pdl, aveva presentato un ricorso al Presidente della Repubblica, chiedendo l’annullamento del regolamento che prevedeva le nomine da parte del sindaco, insistendo affinché le stesse fossero effettuate dal consiglio comunale. In modo che il Consiglio Tributario potesse rispecchiare tutta la cittadinanza, maggioranza e minoranze comprese. È ciò che accadrà in futuro. Un capitolo di accese polemiche sta dunque per chiudersi. Il ruolo del Consiglio Tributario è importante ai fini della lotta all’evasione fiscale.
da “Il Gazzettino” dell’08 novembre 2011
La Lega: «Le ronde scendano in campo, non solo in Municipio o al mercato»
ODERZO – (an.fr.) La Lega Nord chiede una tavola rotonda sulla sicurezza con tutte le forze presenti in consiglio comunale. «La chiediamo – dice il capogruppo Michela Durante – perché insieme possono emergere idee migliori, sperando che questa volta tutte le parti sentano il bisogno di un intervento in tal senso». Nell’attesa il gruppo leghista ricorda come, dopo il delitto di Gorgo, la Lega Nord avesse raccolto oltre 3mila firme per chiedere più sicurezza. «Il sindaco Dalla Libera non solo snobbava tutti i cittadini che sostenevano questa iniziativa – dice il capogruppo leghista – ma garantiva che Oderzo in seguito alle misure da lui prese era sicura. Speriamo di non dover piangere prima che vengano prese misure opportune. È necessario che i cittadini riacquistino la sicurezza che stanno perdendo. Noi pensiamo che questa amministrazione dimostri bei propositi che però non centrano l’obiettivo. Oderzo è allo sbando, la sicurezza è venuta a mancare, Oderzo Sicura dovrebbe cercare di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, far eseguire più controlli dalla polizia locale, far scendere in campo le ronde, non utilizzarle solo in municipio durante i consigli comunali o a passeggio la mattina per il mercato. Al sindaco vogliamo dire di lasciar perdere la scarsa considerazione che ha per le minoranze, specie per alcune, e di convocare subito una tavola rotonda sulla sicurezza».