sabato 20 luglio 2013

Nuova casa di riposo l’opposizione accusa «Progetto arenato»

Sandro Valerio - Presidente Rao Oderzo
 Oderzo, scatta l’interrogazione congiunta delle minoranze «L’opera doveva essere già finita invece c’è solo una buca»

ODERZO. Riesplode a Oderzo il caso della nuova casa di riposo, della quale esiste soltanto una buca scavata anni fa per il drenaggio dell’acqua e ora ricoperta da erbacce. Tutti i consiglieri di minoranza, da sempre divisi in consiglio comunale, ora si sono uniti per formulare insieme un’interrogazione al sindaco in merito al cronoprogramma dei lavori per la costruzione della nuova residenza per anziani. «I consiglieri, considerato che il cronoprogramma redatto nel febbraio 2010 e confermato nel luglio dello stesso anno, prevedeva che il 31 luglio del 2013 fossero finiti i lavori per la costruzione della nuova residenza per anziani, chiedono che il presidente dell’Ente Sandro Valerio, relazioni in consiglio comunale sulle motivazioni dell’evidente ritardo della realizzazione dell’opera», firmano Laura Damo, Marcello Ferri, Eugenio Luzzu, Policarpo Pezzutto, Michela Durante e Michele Sarri. Tutti i diversi fronti del consiglio comunale, spesso estremamente divisi sulle opinioni, ora si sono stretti insieme sulla questione della casa di riposo fantasma. L’ex presidente della casa di riposo Marcello Ferri, che aveva avviato il progetto, è estremamente critico: «Siamo a questo punto per manifesta incapacità di chi è stato nominato a portare avanti l’opera». Un lavoro enorme, per la casa di riposo che sarebbe costata non meno di 16milioni di euro. «Per megalomania di qualcuno Oderzo non avrà mai più la casa di riposo nuova», ha sottolineato il consigliere leghista Policarpo Pezzutto. Il sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera si dice contento dell’interrogazione che permetterà un’ampia discussione in consiglio comunale. «Ho già trasmesso il documento al presidente Sandro Valerio, per chiedere la sua disponibilità a partecipare ad un prossimo consiglio comunale e spiegare la situazione. Mi fa piacere che il presidente possa dare valutazioni. Va detto che qualche mese fa, anche il direttore dell’Uls 9, interrogato in consiglio comunale sull’argomento, aveva dato una particolareggiata spiegazione». Secondo il direttore Giorgio Roberti il ritardo è dovuto ad una modifica dell’accordo di programma del 2006 perché alcuni interventi non erano più attuali. E la Regione non si è espressa in merito all’acquisto di una palazzina attualmente dedicata ai servizi per la vecchia casa di riposo.

La Tribuna di Treviso 18 luglio 2013

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